lunedì 15 gennaio 2018

Ecco a voi un racconto di avventura

IL RE DELLA FORESTA
C’era una volta un ragazzo che viveva in una casetta in mezzo al bosco.
Gli era vietato uscire di casa da solo perché in quel bosco oltre ad esserci degli animali feroci si aggiravano delle streghe molto cattive.
Il ragazzo vide una bellissima lucciola e preso dalla tentazione volle inseguirla.
In realtà quella lucciola era una strega che voleva prendere tutti i bambini del mondo e trasformarli in suoi sudditi per i suoi piaceri.
Il ragazzo la supplicò di lasciarlo andare e la strega disse: “Devi superare prima due prove: la prima consiste nel portarmi il fiore dell’ amore che si trova in una valle spinosa; e la seconda portarmi il cuore di cristallo che troverai solo attraversando una palude infestata da lupi. Poi ti lascerò andare”. Per la prima prova il ragazzo ebbe un po’ di difficoltà perché la valle era molto pericolosa. Con tanta astuzia ,però, il ragazzo riuscì a prendere il fiore dell’ amore. Per la seconda prova il giovane non ebbe nessuna difficoltà perché sapeva come far impaurire i lupi: accese una piccola fiaccola e i lupi scapparono e prese il cuore di cristallo.
Lungo la via trovò una fata che gli consegnò un oggetto magico. Il ragazzo si domandava a casa potesse servirgli un mezzo magico perché ormai aveva superato le due prove quindi la strega lo doveva rimandare a casa.
Quando il ragazzo giunse dalla strega quest’ultima gli riservò un inganno e disse : “         Ahahahahah, secondo te ero così sciocca da rimandarti davvero a casa?” . Allora per risolvere la situazione il ragazzo e la strega si sfidarono a duello. Ora il ragazzo aveva capito a cosa serviva la spada infuocata che le aveva dato la fata!
La strega era molto forte ma il ragazzo non si arrese infatti vinse la battaglia.

Quando stava per tornare a casa incontrò di nuovo quella fata che le consegnò le chiavi di un bellissimo castello proclamandolo RE DELLA FORESTA. Allora il ragazzo tornò a casa e raccontò tutta la sua avventura ai suoi familiari e finalmente non vissero più in quella piccola casetta ma in una bellissima reggia.

Poesia. Primavera

Dalla finestra entra un raggio di sole,
cominciano a sbocciare le viole.
Nei prati tutto fiorisce,
e il freddo sparisce.

Il cielo è turchino
e si sente un cinguettio di un uccellino,
la natura si è risvegliata
e la Terra si è colorata.

Dappertutto volano farfalle variopinte
che da un pittore sembrano dipinte.
Gli animaletti si sono risvegliati
e tanti fili d’erba nel prato sono nati.

Grazie alla primavera il mondo è cambiato
tutto è splendente, e colorato.
Nel cielo svolazzano tante rondini

formano un girotondo. 

Ecco a voi un racconto giallo che ho inventato

                                                                                                                                              E.X
Era un semplice pomeriggio, il Generale della polizia di Milano era solito leggere il giornale. Lo leggeva ogni giorno ormai era quasi un hobby per lui. Le sue pagine preferite erano quelle di genere giallo.
16/07/2013
Il giallo con noi
15/07/2013
Un uomo di nome Cristian Gagliardi abitante in via S. Paolo, città di Milano, è stato ucciso intorno alle 20.30 del giorno 15/07, il corpo è stato ritrovato davanti casa sua.
Il Generale leggendo quelle parole fermò la lettura per un paio di minuti.
“Cristian Gagliardi…Cristian Gagliardi?” Il Generale provò a ricordare se conoscesse qualcuno con quel nome, ma non gli venne in mente nulla.
Cristian Gagliardi era nuovo a Milano. Era giunto in città il 10/07/2013. Probabilmente il ragazzo era scappato dalla Sicilia perché aveva ricevuto pesanti minacce.
Il Generale non esitò e chiamò subito l’investigatore Colombo.
-         “Pronto Signor Colombo! Abbiamo un nuovo caso per lei” - “Arrivo subito”

Appena giunto in commissariato, Colombo, cominciò a domandare chi fosse la vittima dell’omicidio.
Il signor Rimini cominciò a raccontargli tutta la storia. Gli disse il nome della vittima, quando fu ucciso, dove venne ritrovato il corpo e che il povero ragazzo era nuovo in città.
Due giorni dopo cominciarono le investigazioni. La prima cosa da analizzare era ovviamente il luogo dove era stato ritrovato il cadavere. Per prima cosa fu trovata l’arma del delitto. Si trattava di un coltellino svizzero, il quale venne portato alla polizia scientifica per analizzarne le impronte digitali che erano presenti su di esso.
Entrarono nella casa del povero Cristian per trovare qualche indizio. C’era un gran disordine: foto rovinate del povero Cristian e della sua ragazza, vi erano anche bottiglie di birra sparse per tutta l’abitazione.
Qualche giorno dopo il Dottor Colombo tornò in quella casa. In un cassetto trovo tantissime lettere firmate E.X.
Alcune lettere dicevano: “Se tu con lei non tornerai solo del male riceverai
Altre: “Continui a sbagliare ma prima o poi la dovrai pagare”
Colombo allora cominciò a pensare:” Con tutte queste minacce il ragazzo doveva essere preoccupato, terrorizzato! Dalle firme delle lettere sembrava che era stata proprio la sua ex ragazza ad averlo ucciso.
La sua ex ragazza di nome Giulia Milanese fu portata in Commissariato dove venne interrogata. La signorina cominciò a fare domande sul perché l’avevano condotta lì. Il colonello Rimini le spiegò che l’avevano portata in Commissariato poiché era indagata sull’omicidio di Cristian Gagliardi, il suo ex ragazzo. Le fecero tantissime domande ma lei aveva un alibi: quella sera diceva di essere stata al cinema con il suo nuovo ragazzo Simone. Quest’ultimo andò in Commissariato e confermò l’alibi della sua ragazza mostrando foto risalenti proprio a quella sera.
Giulia quindi rimase fuori dal caso.
“Come non è lei? Chi può essere allora? Non lo so… non lo so!” disse Colombo.
In casa di Cristian furono trovati anche dei cuori spezzati qua e là. Era qualcuno che ci teneva al suo amore. Non poteva essere la sua ragazza attuale poiché era partita a Giugno per ragioni lavorative. Doveva essere qualcuno che apparteneva al suo passato. L’Investigatore Colombo cominciò quindi a ragionare per esclusione… “La sua ex ragazza non è, la sua ragazza attuale non è, i suoi familiari non di sicuro li abbiamo già interrogati ma senza risultati…uff…chi può essere? Non ci resta che aspettare la risposta degli esperti”
Due giorni dopo finalmente gli esperti chiamarono. Le impronte risalivano alla mamma dell’ex ragazza di Cristian di nome Elena Xcofcher (Tedesca)
Era l’unica che poteva aver compiuto quel crimine. Chi altro altrimenti? Lei però aveva un alibi. Quella sera era semplicemente a casa a leggere un bel libro ascoltando un po’ di musica leggera.
4 Giorni dopo……
“Signora Xcofcher venga subito in commissariato!” Disse il generale Rimini.
“Arrivo subito!” esclamò Elena Xcofcher.
Appena arrivata lì il colonello le spiegò che sull’arma del delitto c’era il suo DNA… lei aveva mentito di essere a casa il 15/07 perché proprio quello stesso giorno alcune telecamere l’avevano ripresa passare alle 20:30 da via S. Paolo. All’inizio la signora mantenne la calma ma poi esplose e urlò: <<Cristian era un ragazzo sciocco! Doveva pagare, mia figlia ha sofferto molto per lui, non sopportavo il fatto che si disperava per un ragazzo incoerente! La doveva pagare! Arrestatemi! Fatemi quello che volete, ma quel ragazzo ha pagato!”

Queste sono state le ultime parole di Elena Xcofcher. Fu condannata all’ergastolo ma dopo soli due anni morì.

questo è un racconto di avventura scritto da me

LA GROTTA DELLA MORTE
Da pochi anni un esploratore inglese di nome Jefferson era partito alla ricerca della grotta della morte di cui ha avuto notizie consultando un’antica mappa Russa.
Essa dice che questa grotta si trova sulla catena dei Monti Urali che attraversa da Nord a Sud la Russia. Jefferson parte insieme a sua moglie Beth ,che era una geologa, e i suoi amici Franck, Gabriel e George… Così inizia la loro avventura…….
Gli amici partirono per andare in Russia, fu un viaggio molto lungo e faticoso ma alla fine giunsero ai Monti Urali.
Lì si divisero in due gruppi: uno era composto da Frank, Jefferson e Beth l’altro era composto  da : Gabriel e George. Avevano entrambi un wolkitolki per mettersi in comunicazione in caso della scoperta.
Il gruppo di Jefferson era molto più avvantaggiato perché con se aveva portato la mappa.. ma nessuno sapeva se quella mappa diceva la verità.
 Seguirono prima quest’ultima che li condusse in un’isola chiamata Isola della Morte. Da quel nome i giovani pensarono che era quella la loro meta ma ,non fu così…..Infatti si ritrovarono dinanzi ad un enorme gorilla.
 Non sapevano più cosa fare quando ad un tratto Jefferson esclamò:” Beth hai ancora quella spada d’oro che ti ho dato?” “Si” disse Beth, “allora dai che aspetti a darmela!! In questo modo i tre si salvarono.
Passarono circa quattro mesi e ancora di questa grotta non se ne vedeva neanche l’ombra!
Gli amici avevano paura che erano giunti in Russia senza un motivo preciso.
Continuarono a camminare e camminare e finalmente un giorno giunsero alla grotta della morte!! Era in un luogo buio e tetro quella grotta faceva veramente paura!!
Entrarono solo Jefferson e Frank mentre Beth stava comunicando a Gabriel e George della scoperta!
Jefferson si fidava completamente di Frank ma lui era solo invidioso, infatti prima ancora che partissero Frank aveva escogitato un piano per liberarsi di Jefferson.
Appena entrati nella grotta videro moltissime ossa di teschio , non erano per niente spaventati perché avevano visto cose ancora più spaventose!!
Frank e Jefferson si divisero; infatti Jefferson esplorò la grotta dal lato sinistro Frank da quello destro.
 Dovevano entrambi assicurarsi che non c’erano pericoli per poi far entrare Beth, Gabriel e George ed esplorare tutti e cinque la grotta.
Frank trovò una trappola aprendo per sbaglio una grandissima porta dove dove c’era scritto:” ATTENZIONE tocca qui per far cadere l’intera grotta “.
Frank allora pensò che : lui fuggiva molto velocemente per scampare al pericolo e lasciava Jefferson solo nella grotta. Convinto che il suo piano riuscisse premette quel pulsante e iniziò subito a correre molto velocemente e un grande masso bloccò l’uscita a Jefferson. Intanto giunsero lì Gabriel e George.
 Preoccupati insieme a Beth chiesero a Frank dove si trovava Jefferson e lui inventò la storia che voleva salvarlo e che la sua missione non era riuscita.
Tutti piangevano per la perdita di Jefferson.
Intanto lui prese un fiammifero per riscaldarsi, grazie all’aiuto della fiamma vide una piccola pala, la prese e cominciò a scavare sotto la pietra , questa cominciò a rotolare e lasciò libero il passaggio.
Jefferson era molto arrabbiato con Frank così tanto che raccontò l’accaduto ai suoi amici che decisero di allontanare Frank dell’impresa.
Poi tutti ritornarono in Inghilterra dove riconobbero i meriti della scoperta a Jefferson che diventò famoso.


venerdì 24 novembre 2017

Il diario di una formica

oggi mi sono chiesta come sarebbe una vita da formica??

22/11/2017
Caro diario,
sai trovo sia molto strano scriverti,scrivere un diario una cosa da piccole formiche....è vero non sono neanche io troppo grande infatti ho 11 anni. Mi presento, mi chiamo Marika...Nome strano per una formica vero?
Ho deciso di darti anche a te un nome ti chiamerai Katy...no! Mica...nooo!
Ok forse ho trovato il tuo nome...ti chiamerai Acimrof...Ho deciso di darti questo nome perchè Acimrof è formica al contrario. Ora ti saluto
                                                                                                      CIAOO💜


23/11/2017
Caro Acimrof ...
oggi è stata una giornata un pò speciale...vuoi sapere il motivo? Ok, te lo dirò....
Come ogni mattina mi sono svegliata per andare a scuola... Mia madre,nello zaino, mi aveva messo le briciole di patatine!! Me le invidiavano tutti... A scuola abbiamo fatto il compito in classe...è andato piuttosto bene...
La professoressa Formica Regina ci ha portato i risultati del compito di scienze...è andata alla grande!!
Ho preso 9.5!! Appena tornata a casa lo ho detto subito ai miei ...
Per premiarmi a pranzo ho mangiato molliche di pane..Il mio pranzo preferito..Ora vado devo andare a lavorare.
                                                                                                              CIAOO☆


24/11/2017
Cara Acimrof..
i miei genitori mi hanno detto che posso riposare!! Ciò vuol dire che non devo lavorare!!
Non so bene il motivo ma non è che mi interessi poi così tanto...
Oggi quindi ho più tempo per scriverti... Cominciamo con il dire che essendo una formica alcune volte posso uscire insieme alle mie compagne ma devo starmi molto attena, altrimenti quei giganti umani mi calpestano..
Sai mi è venuta fame..Controlliamo cosa c'è in frigo..oh è vero è troppo alto...va bhe non mangierò..farò uno spuntino quando torneranno i miei..
Comuque torniamo a noi..la vita da formica alcune volte è divertente,altre noiosa ma è comunque una vita bellissima!!
Ora vado..                                                                                            CIAOO😊😃

mercoledì 22 novembre 2017

il mio diario...

In queste pagine racconterò un pò di cose su di me...

Martedì 14/11/2017
Caro diario,
oggi è il primo giorno che ti scrivo. Da piccola ho scritto diversi diari ma diciamo che non li scrivevo quasi mai,alcune volte passavano:settimane-mesi o addirittura anni!!
Ognuno,ovviamente, aveva un nome diverso...e anche tu ne avrai uno...Aspetta fammi pensare...
Ah! Mi è venuta un'idea.. ti chiamerai Medaline....
Ti chiederai il perchè di questa scelta. Bhe, ho deciso di darti questo nome perchè la protagonista, del tuo film preferito si chiama così. Ora mi presento; mi chiamo Marika Monaco e  ho 11 anni....
sono sicura che diventeremo ottime amiche.
Per oggi ho scritto poco ma ti prometto che ti scriverò....

                                                                                                 La tua Marika




Mercoledì 15/11/2017
Cara Medaline...
oggi ti voglio raccontare la mia giornata . Per prima cosa sono andata a scuola. oltre a fare le solite 5 ore sono rimasta per altre 3 ore, per raggiungere la bellezza di 8 ore passate lì.
Ma va bhe fin qui tutto normale.
Sono tornata a casa entro le 16:35 per poi alle 17:30 andare al catechismo...
Ritornata ,un'altra volta,a casa verso le 18.20 mi sono messa a ripetere scienze perchè il giorno seguente avevo compito!
Ho finito di studiare alle 20:15. Ora sono le 22:00 e sono veramente stanca.... Ci sentiamo domani...

                                                                                                             La tua Marika





Giovedì 16/11/2017
Cara Medaline...
oggi invece di raccontarti la mia giornata ti racconterò il mio sogno. Bhe, come tutte le ragazze della mia età ho anche io un cantante preferito. Si chiama Riccardo Marcuzzo.
Ha appena fatto un nuovo album; si chiama :"MANIA". Spero che tra le tappe del duo tour ci sia anche Cosenza in modo da poterlo incontrare.
Spero che un giorno questo giorno si realizzi.........
               
                                                                                                           La Tua Marika


Venerdì 17/11/2017
Cara Medaline....
oggi ti racconterò una mia difficoltà...
La mia difficoltà è incontrare il mio cantante preferito..è difficile che rivenga a Cosenza... Si già "riviene" è già venuto un giorno proprio quando io ero malata!! insomma che fortuna! Spero di incontrarlo un giorno....

                                                                                                                     La tua Marika

lunedì 20 novembre 2017

Occhi bianchi!

ecco a voi un racconto horror che ho scritto io... spero vi piaccia....

"Hey Marco!"
"Ciao Lucy!"

Era mezzanotte e Lucy e Marco erano ancora svegli per i rumori della pioggia che gli mettevano paura e non riuscivano a dormire!!

"Che fai?"
"Niente tu?"
"sono nel letto, sai provo a dormire"

Ad un tratto Lucy sentì un grido molto acuto provenire dal suo giardino. Curiosa si affacciò dalla finestra... all'inizio non vide praticamente niente ma poi focalizzò meglio e vide una bambina con occhi bianchi e un sorriso inquietante. La guardava come se volesse ucciderla!!

"Marco...fuori dal mio giardino c'è una bambina inquietante.Oh mio dio è entrata!!
"Lucy non perdere altro tempo nasconditi!"
"Ok sono nel mio armadio. Marco la bambina sta cantando"Lucy voglio giocaree con teee"
"aspetta Lucy chiamo la polizia"
"Ok..."
"Lucy,Lucy,......."

Lucy non rispondeva...
Ad un tratto arrivò un messaggio da uno  sconosciuto a Marco che diceva:
"Hey Marco..ora vengo da te così giochiamo insieme ":

Così occhi bianchi andò dalla sua prossima vittima....