IL RE DELLA FORESTA
C’era una volta un ragazzo che viveva
in una casetta in mezzo al bosco.
Gli era
vietato uscire di casa da solo perché in quel bosco oltre ad esserci degli
animali feroci si aggiravano delle streghe molto cattive.
Il ragazzo
vide una bellissima lucciola e preso dalla tentazione volle inseguirla.
In realtà
quella lucciola era una strega che voleva prendere tutti i bambini del mondo e
trasformarli in suoi sudditi per i suoi piaceri.
Il ragazzo
la supplicò di lasciarlo andare e la strega disse: “Devi superare prima due
prove: la prima consiste nel portarmi il fiore dell’ amore che si trova in una
valle spinosa; e la seconda portarmi il cuore di cristallo che troverai solo
attraversando una palude infestata da lupi. Poi ti lascerò andare”. Per la
prima prova il ragazzo ebbe un po’ di difficoltà perché la valle era molto
pericolosa. Con tanta astuzia ,però, il ragazzo riuscì a prendere il fiore
dell’ amore. Per la seconda prova il giovane non ebbe nessuna difficoltà perché
sapeva come far impaurire i lupi: accese una piccola fiaccola e i lupi
scapparono e prese il cuore di cristallo.
Lungo la via
trovò una fata che gli consegnò un oggetto magico. Il ragazzo si domandava a
casa potesse servirgli un mezzo magico perché ormai aveva superato le due prove
quindi la strega lo doveva rimandare a casa.
Quando il ragazzo giunse dalla strega quest’ultima gli
riservò un inganno e disse : “ Ahahahahah,
secondo te ero così sciocca da rimandarti davvero a casa?” . Allora per
risolvere la situazione il ragazzo e la strega si sfidarono a duello. Ora il
ragazzo aveva capito a cosa serviva la spada infuocata che le aveva dato la
fata!
La strega era molto forte ma il ragazzo non si arrese infatti
vinse la battaglia.
Quando stava per tornare a casa incontrò di nuovo quella fata
che le consegnò le chiavi di un bellissimo castello proclamandolo RE DELLA
FORESTA. Allora il ragazzo tornò a casa e raccontò tutta la sua avventura ai
suoi familiari e finalmente non vissero più in quella piccola casetta ma in una
bellissima reggia.
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